Eritropoietina: un’analisi sulle sue potenzialità nel doping sportivo

Davide Moretti
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Eritropoietina: un'analisi sulle sue potenzialità nel doping sportivo

Eritropoietina: un’analisi sulle sue potenzialità nel doping sportivo

Eritropoietina: un'analisi sulle sue potenzialità nel doping sportivo

Introduzione

L’eritropoietina (EPO) è un ormone prodotto naturalmente dal corpo umano che regola la produzione di globuli rossi. È stato scoperto negli anni ’50 e da allora è stato utilizzato per trattare pazienti con anemia, insufficienza renale e altre condizioni mediche. Tuttavia, negli ultimi decenni, l’EPO è diventata una sostanza di interesse nel mondo dello sport, poiché può migliorare le prestazioni atletiche aumentando il numero di globuli rossi e quindi la capacità di trasportare ossigeno ai muscoli. In questo articolo, esamineremo le potenzialità dell’EPO nel doping sportivo, analizzando i suoi effetti sul corpo umano, i rischi associati e le misure di controllo attualmente in atto.

Effetti dell’EPO sul corpo umano

L’EPO agisce stimolando la produzione di globuli rossi nel midollo osseo. Questo ormone è prodotto principalmente dai reni, ma può anche essere prodotto da altri tessuti come il fegato e il cervello. Una volta prodotti, i globuli rossi entrano nel flusso sanguigno e trasportano ossigeno ai tessuti del corpo, inclusi i muscoli. Aumentando il numero di globuli rossi, l’EPO può aumentare la capacità del corpo di trasportare ossigeno ai muscoli, migliorando così le prestazioni atletiche.

Pharmacokinetics

L’EPO è somministrata principalmente per via endovenosa o sottocutanea. Una volta nel corpo, l’EPO viene rapidamente assorbita nel flusso sanguigno e raggiunge il midollo osseo, dove stimola la produzione di globuli rossi. L’effetto massimo dell’EPO si verifica entro 7-10 giorni dalla somministrazione e può durare fino a 3-4 settimane. Tuttavia, l’effetto può variare da persona a persona e dipende anche dalla dose somministrata.

Pharmacodynamics

L’EPO agisce legandosi ai recettori dell’EPO presenti sulla superficie delle cellule del midollo osseo. Questa interazione stimola la produzione di globuli rossi e aumenta il numero di reticolociti, che sono i precursori dei globuli rossi maturi. Inoltre, l’EPO può anche aumentare la produzione di emoglobina, la proteina che trasporta l’ossigeno nei globuli rossi. Questi effetti combinati aumentano la capacità del corpo di trasportare ossigeno ai tessuti, migliorando così le prestazioni atletiche.

Rischi associati all’utilizzo di EPO nel doping sportivo

Nonostante i potenziali benefici per le prestazioni atletiche, l’utilizzo di EPO nel doping sportivo presenta numerosi rischi per la salute degli atleti. Uno dei rischi principali è l’aumento della viscosità del sangue, che può portare a problemi cardiovascolari come infarti e ictus. Inoltre, l’eccesso di globuli rossi può causare una maggiore coagulazione del sangue, aumentando il rischio di trombosi e embolia polmonare. Altri effetti collaterali includono ipertensione, mal di testa, nausea e vomito.

Statistiche

Secondo uno studio pubblicato su “The Lancet” nel 2017, l’utilizzo di EPO nel doping sportivo è associato a un aumento del rischio di morte improvvisa negli atleti. Inoltre, un altro studio pubblicato su “British Journal of Sports Medicine” ha rilevato che l’utilizzo di EPO può causare un aumento del rischio di eventi cardiovascolari negli atleti, soprattutto in quelli che praticano sport di resistenza.

Misure di controllo

Per prevenire l’utilizzo di EPO nel doping sportivo, sono state messe in atto diverse misure di controllo. Una delle più importanti è il test antidoping, che può rilevare la presenza di EPO nel sangue o nelle urine degli atleti. Tuttavia, questo test può essere eluso utilizzando dosi più basse di EPO o utilizzando forme di EPO a breve durata d’azione, che possono essere eliminate dal corpo prima del test.

Real-life examples

Un esempio di atleta che è stato squalificato per l’utilizzo di EPO è il ciclista Lance Armstrong. Nel 2012, Armstrong è stato privato dei suoi sette titoli del Tour de France e squalificato a vita dal ciclismo professionistico dopo aver ammesso di aver utilizzato EPO durante la sua carriera. Questo è solo uno dei numerosi casi di atleti che sono stati squalificati per l’utilizzo di EPO nel doping sportivo.

Conclusioni

In conclusione, l’EPO è un ormone che può migliorare le prestazioni atletiche aumentando la capacità del corpo di trasportare ossigeno ai muscoli. Tuttavia, l’utilizzo di EPO nel doping sportivo presenta numerosi rischi per la salute degli atleti, tra cui problemi cardiovascolari e morte improvvisa. Per prevenire l’utilizzo di EPO, sono state messe in atto misure di controllo come i test antidoping. È importante che gli atleti comprendano i rischi associati all’utilizzo di EPO e si astengano dal ricorrere a pratiche dopanti per migliorare le loro prestazioni. Solo attraverso una competizione leale e onesta possiamo preservare l’integrità dello sport e proteggere la salute degli atleti.

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